Le grandi migrazioni animali, un meraviglioso fenomeno naturale

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La natura è meravigliosa in ogni sua forma o manifestazione, questo è poco ma sicuro, e sono tantissimi i fenomeni naturali ai quali possiamo assistere noi esseri umani; dallo sbocciare di un fiore alla sua riproduzione, al fenomeno della fotosintesi clorofilliana attorno al quale ruotano tanti altri prodigi della natura, ai vulcani, le maree…e chi più ne ha più ne metta. Possiamo soltanto restare a bocca aperta e meravigliarci se abbiamo la fortuna di assistere dal vivo ad un fenomeno naturale, qualsiasi esso sia.

La vita degli animali dipende completamente dalla natura e dal suo sviluppo, ed ovviamente le loro necessità primarie sono quelle di procurarsi cibo, riprodursi, trovare un habitat naturale perfetto per far crescere le nuove generazioni nelle condizioni migliori. Molte specie animali hanno la fortuna di nascere, crescere, e trovare tutte le loro condizioni ideali anche per la riproduzione nello stesso posto, molte altre specie invece no. Ecco che, chi in alcuni periodi dell’anno e chi invece in altri, diverse specie animali si mettono in marcia e migrano in massa, ognuno con uno scopo ben preciso e disposto a percorrere migliaia di chilometri tra insidie e pericoli per raggiungerlo. Un vero spettacolo della natura.

Perchè gli animali migrano?

La cosa che rende ancor più affascinante il fenomeno delle grandi migrazioni di massa degli animali, è che non solo essi si spostano in determinati periodi della stagione per raggiungere mete lontane ma ricche di cibo e con condizioni ideali per la loro riproduzione, ma fanno anche il viaggio di ritorno! Proprio così, ci sono alcune specie di animali come le balene grigie ad esempio, che sono capaci di percorrere 700-800 mila chilometri su e giù per gli oceani di tutto il globo terrestre nell’arco della loro vita, e sono tutti viaggi di andata e ritorno!

Come sappiamo i beni più preziosi per gli animali sono l’acqua e la ricchezza di cibo o fonti di nutrimento, entrambi strettamente legati alle trasformazioni che la natura subisce a causa dei cambi del clima; le specie erbivore ad esempio si muovono in massa spesse volte a causa della siccità e dell’improvviso prosciugarsi dei principali corsi d’acqua attorno ai quali ovviamente prolifera la vita, alcune specie di uccelli si muovono invece dal centro Europa verso l’Africa specialmente nei periodi freddi, esattamente come se andassero in vacanza nella loro residenza estiva, i grandi cetacei puntano invece verso i mari glaciali alla ricerca del ricchissimo krill che lì abbonda. Poi però, ognuno ritorna sempre a casa sua, viaggiando per chilometri e chilometri.

Le grandi migrazioni dei mammiferi

Come accennavamo prima, ogni specie animale compie grandi spostamenti per un motivo ben preciso; i grandi animali erbivori ad esempio, sono costretti a muoversi spesso per cercare nuovi pascoli in cui nutrirsi dopo aver impoverito le terre dove vivono; elefanti, caribù, gnu, cervi, e tutti gli animali di grande stazza, si nutrono infatti di tutta la vegetazione presente nell’habitat in cui nascono e crescono, e poi si trasferiscono in altre zone più ricche di vegetazione per due, tre o anche sei mesi in un anno.

Dopo essersi nutriti in abbondanza e magari anche aver messo alla luce i loro cuccioli, essi fanno però sempre ritorno alla base, dove nel frattempo la vegetazione è cresciuta di nuovo forte e rigogliosa, pronta per essere ancora una volta consumata fino al suo esaurimento, un vero e proprio ciclo vitale che porterà ancora una volta le grandi mandrie ad emigrare alla ricerca di nuove fonti di sostentamento.

Le grandi migrazioni degli uccelli

E’ l’alternanza delle stagioni il motivo principale per cui gli uccelli migrano; sembra infatti che sia la durata del giorno la causa principale dei loro spostamenti di massa (fotoperiodismo), e che la luce naturale influisca direttamente su alcune ghiandole di cui essi sono muniti e che ne regolano l’aggressività, la territorialità, l’eccitazione. Sono stati condotti innumerevoli studi sul fenomeno della migrazione degli uccelli, e lo si è fatto seguendoli con dei radar, osservando da vicino ed analizzando le loro rotte aeree, addirittura munendone alcuni con micro telecamere per seguire live tutte le fasi del viaggio.

La cosa che si è rivelata più interessante e che è emersa come fattore caratteristico che riguarda la maggioranza delle specie di uccelli, è senza dubbio la loro stupefacente capacità di orientarsi e di scegliere sempre la rotta più giusta da seguire, ovvero quella con meno insidie, meno probabilità di incappare in qualche tempesta o perturbazione violenta, e che preveda magari anche un posticino tranquillo per una breve sosta, ma nonostante i tantissimi studi, ancora oggi non si sa come riescano a farlo.

Le grandi migrazioni nel mondo sommerso

Anche sott’acqua il fenomeno delle grandi migrazioni di massa esiste, eccome! Basta pensare solo per un attimo alla immensa massa d’acqua di cui è composto il nostro pianeta (circa tre volte più grande della superficie delle terre emerse), per immaginare quanta vita c’è li sotto, e quanti milioni di milioni di pesci di tutti i generi si spostano da una parte all’altra di un oceano o anche di un emisfero.

Balene, Capodogli, Orche sono i ‘sottomarini’ di grande stazza che percorrono più chilometri, ma anche tonni, sgombri e aringhe non scherzano affatto; dal caldo bacino del Mediterraneo dove fanno crescere i loro piccoli in condizioni di maggiore tranquillità sia climatica che di presenza di predatori, alle fredde coste atlantiche, più ricche invece di cibo e fonti di nutrizione indispensabili alla loro vita e riproduzione.